Studenti Unisa in fila per donare il midollo osseo

L’iniziativa promossa dall’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli in collaborazione con Adoces e Università agli studi di Salerno

“Non c’è due senza te” questo il nome della settimana dedicata alla campagna di sensibilizzazione per la donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche, promossa a livello nazionale dalla Federazione Adoces (Associazioni Donatori Cellule Staminali emopoietiche), a cui ha aderito l’associazione Arcobaleno Marco Iagulli, federata Adoces, organizzando incontri con le scuole e le università del territorio. Ieri, 16 settembre 2024, l’incontro si è svolto presso l’Università agli Studi di Salerno.

L’iniziativa è stata molto apprezzata dagli studenti che hanno seguito con interesse gli interventi del professor Carmine Selleri, primario di ematologia dell’Ospedale San Leonardo e della dottoressa Bianca Serio, dell’ematologia dell’ospedale San Leonardo. E’ stato spiegato loro, infatti, l’importanza della donazione per sconfiggere patologie maligne come leucemia, linfoma, mieloma. Una possibilità di guarigione è rappresentata dal trapianto di cellule staminali sane prelevate dal midollo osseo, dal sangue periferico o dal cordone ombelicale.

La probabilità di trovare un donatore compatibile in famiglia è pari solo al 25% e quindi diviene fondamentale cercare donatori compatibili all’interno dei registri nazionali ed internazionali dei donatori di midollo osseo che vanno alimentati da donatori che hanno caratteristiche ben precise. Una tra queste è sicuramente l’età.

 Possono donare coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni; che presentano un peso corporeo pari o minore di 50 kg e non sono affetti da malattie del sangue, malattie croniche gravi o altre gravi forme infettive.

«Da anni siamo impegnati nella sensibilizzazione per la donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche – spiega Tiziana Iervolino, presidente dell’associazione Arcobaleno Marco Iagulli-. Anche se rimane molto da fare, qualcosa si sta muovendo per il verso giusto. La dimostrazione di una crescente sensibilità è venuta fuori grazie all’iniziativa di ieri presso l’Università agli Studi di Salerno. Molte studentesse e studenti, infatti, hanno deciso di mettersi in fila per contribuire, grazie alla donazione, ad accrescere il numero dei donatori da inserire nelle banche dati che sono a disposizione di tutti coloro affetti da patologie maligne. In questo momento, il trapianto è l’unica concreta possibilità di invertire la rotta della malattia e aumentare in maniera esponenziale le aspettative di vita dei pazienti colpiti. Mi preme ringraziare tutti i donatori, il professor Carmine Selleri, la dottoressa Bianca Serio e le dottoresse Valentina Giudice e Luana Tortora».

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