Di Mariaconcetta Piccininno
«Era necessario conoscerci, guardarci in faccia. Era necessario che ciascuno di noi sapesse che non è solo e che insieme possiamo fare di più, molto di più». Questo il messaggio lanciato da Domenico Porcelli, responsabile della comunità Emmanuel, dai microfoni dell’aula Isaia Bonavoglia, durante il convegno “Servizio civile universale: da risorse a cittadini attivi del territorio”.
L’evento, fortemente voluto dalla Comunità Emmanuel che opera sul territorio da oltre 35 anni, ha avuto la piena adesione dell’amministrazione comunale e il contributo di numerose associazioni e cooperative sociali della città di Eboli che da tempo hanno scelto di aderire al Servizio Civile Universale.
La giornalista Laura Naimoli ha coordinato gli interventi.
I saluti delle Istituzioni
«È un’esperienza formativa per i ragazzi, di inserimento sociale e lavorativo, ma soprattutto, questa attività serve anche ad arricchire i nostri ragazzi da un punto divista squisitamente umano- ha spiegato il sindaco di Eboli Mario Conte -. Ringrazio la Comunità Emmanuel per questa occasione di incontro e di confronto e che spero possa diventare la piccola San Patrignano di questo comune. D’altra parte questi giovani ragazzi sono indispensabili anche per il nostro Ente».
Hanno proseguito nel dibattito anche gli assessori Alessia Palma e Damiana Masiello ed il vice coordinatore del Forum dei Giovani Nicolas Baldi.
“Sono particolarmente felice di essere intervenuta in Aula Consiliare al Convegno “Giovani e Servizio Civile: da risorse a cittadini attivi del territorio” – ha spiegato l’Assessore alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità Alessia Palma -. Il Servizio Civile Universale è uno straordinario strumento di promozione di inclusione e di sostenibilità, strettamente connesso alla diffusione del senso civico e alla cura dei diritti umani. Ventiquattro giovani volontari, grazie al lavoro svolto insieme alla Fondazione Amesci, si apprestano a svolgere i progetti “Ability: assistenza e sostegno”, “Gioventù protagonista” presso le sedi comunali. Da giovane, riconosco quest’esperienza come un’occasione di crescita e formazione personale e professionale, che accresce il bagaglio culturale e rilascia effetti anche ben dopo averla vissuta. Da assessore – monito che rivolgo innanzitutto a me stessa – ritengo necessario che il Servizio Civile venga promosso attraverso la creazione di una rete tra le associazioni, gli enti accreditati sul territorio e il Forum dei Giovani. Inoltre, essenziale è che venga raccontato con chiarezza, costanza e linguaggio familiare. E, pertanto, ringrazio Laura Naimoli per aver, ancora una volta, fornito il suo contributo a servizio dei giovani, oltre ai ragazzi volontari che hanno raccontato le loro esperienze in quest’occasione» -, ha concluso la giovane Assessore della giunta comunale.
L’Assessore alle Politiche Sociali e dello Sport Damiana Masiello aggiunge «Prendendo spunto dal titolo del convegno, i ragazzi da risorse diventano cittadini attivi del territorio. Non vi è affermazione più vera, perché i ragazzi creano con il loro entusiasmo nuove opportunità di crescita e confronto. Il servizio civile universale è un’esperienza che permette ai giovani di entrare in contatto con nuove realtà, trasformando il pregiudizio in opportunità».
A conclusione dei saluti istituzionali è intervenuto anche un rappresentante del Forum dei Giovani. «L’evento di oggi mette in risalto i giovani e la volontà di quest’ultimi – commenta Nicolas Baldi, vicecoordinatore del Forum -, nel cambiare nel loro piccolo la Società. Quest’anno festeggiamo il 50 anno dall’attivazione nel 1972, inizialmente nacque per gli obiettori di coscienza che declinavano l’uso delle armi. Il Forum in questo campo si sente tirato in causa perché segue uno dei tanti cardini dei nostri obiettivi, poiché mette al centro dell’attenzione i giovani. I ragazzi del servizio civile possono far emergere le loro inclinazioni nel compiere il volontariato, le loro passioni e attitudini. Bisogna rivedere il servizio civile per i famosi NEET, coloro che non studiano e non lavorano; dando priorità a quest’ultimi. Ben vengano iniziative del genere. Ringraziamo, a nome di tutti i ragazzi del Forum e del Coordinatore, coloro che ci hanno esteso l’invito».
I ragazzi, collante fondamentale tra le risorse del terzo settore e le associazioni, sono riusciti a portare avanti progetti che si incentrano sull’aiuto e sull’ascolto.
Le dichiarazioni delle Associazioni
Preziosa ospite del convegno Antonella Grandinetti, psicologa e psicoterapeuta Responsabile U.O.C Sert di Salerno. La dottoressa ha sottolineato, citando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come migliaia di giovani ogni anno aderiscano al servizio civile, spinti da un valore civico e morale. «I numeri in crescendo nelle adesioni sono già un grande successo – ha spiegato la Grandinetti-. Questo vuol dire che nei giovani è presente in larga parte sia il senso civico che quello morale. Sono i ragazzi che devono trasmettere i valori dell’inclusione sociale e il servizio civile universale rappresenta lo strumento più potente che in questo momento abbiamo per annullare la distanza tra chi è dentro e chi è fuori. Deve esserci uno scambio continuo e costante per migliorare noi stessi e gli altri».
E’ stata quindi la volta di Domenico Porcelli, responsabile della Comunità Emmanuel. «Esistono tre cose da fare: prevenzione, cura e reinserimento, Ci possiamo aggregare agli altri per fare prevenzione. Abbiamo bisogno degli altri per fare il reinserimento. L’utilizzo di droghe non può più essere considerato un fenomeno. E’ invece un grande problema che abbiamo tutti e che tutti dobbiamo affrontare facendo rete» – ha concluso Porcelli.
A proseguire nell’intervento in aula consiliare anche il Presidente della “Croce Rossa – Comitato di Serre “Giuliano D’Angelo, Vincenzo Benincasa, Responsabile “Cooperativa Sociale Stalker”, Agnese Mastroberti in rappresentanza dell’Associazione “Noi Amici dell’Hospice e dell’Ospedale di Eboli che ha portato i saluti del presidente Armando De Martino e Tommaso Di Rosario che ha portato i saluti di Antonio Gasparro, Presidente dell’Associazione “Atletica Delta Valle del Sele”.
Le testimonianze dei ragazzi
Importanti poi, sono state le testimonianze portate in luce da alcuni ragazzi che, quest’anno e negli anni passati, hanno svolto il servizio civile nelle associazioni convenute.
Particolarmente commovente e coinvolgente, quella della giovane psicologa Raffaella Amato che ha svolto il servizio presso la comunità Emmanuel. «Non volevo andare in comunità- ha raccontato Raffaella Amato-. Speravo non mi prendessero. Avevo paura. Il pregiudizio ha preso il sopravvento su di me proprio quando ero a pochi giorni dall’inizio di questa esperienza. Ora questo pregiudizio non c’è più. Ha lasciato il posto ad una bellissima seconda famiglia».
Piero Santimone, Tommaso Di Rosario, Anna Chiara Monaco e Andrea Della Rossa, nei loro interventi, hanno saputo trasmettere il senso pieno dell’attività svolta: mettersi al servizio degli altri per contribuire in modo fattivo alla costruzione di un mondo solidale, più equo, più inclusivo e più giusto.
L’attenzione, l’empatia, l’amore ed il rispetto sono sentimenti condivisi che spesso trascuriamo. Quando invece riusciamo ad entrare nel mondo di un altro essere umano senza giudicare, allora sì che abbiamo la chiave giusta per cambiare le cose.
Ha concluso i lavori il Presidente dell’Azienda Consortile Speciale “Sele Inclusione”, Donato Guercio che ha sottolineato come la nuova società consortile, nata grazie alla collaborazione con otto comuni della Piana del Sele, potrà potenziare e migliorare tutti i servizi relativi alle politiche sociali.