Per la prima volta, e probabilmente unico nella provincia di Salerno, il Comune di Eboli adotterà il bilancio di genere.
«L’allocazione e la distribuzione delle risorse pubbliche non è neutrale da un punto di vista di genere. – ha dichiarato il consigliere per le Pari Opportunità Pasquale Ruocco – Al contrario è proprio nella fase della redazione di un bilancio pubblico che vengono operate le scelte più rilevanti rispetto alle azioni e adottate misure che possono promuovere l’equità di genere o al contrario generare discriminazioni e difficoltà. In questo senso i bilanci di genere sono considerati degli strumenti importanti per il raggiungimento di standard di buona governance sia in riferimento ai parametri di trasparenza e partecipazione, sia in relazione agli obiettivi di crescita, di efficienza della spesa e di garanzia di equità sociale. Devo ringraziare il Sindaco, l’Assessore al Bilancio Gianmaria Sgritta che hanno accolto con favore e condiviso con l’Amministrazione la mia proposta di inserire il bilancio di genere nella programmazione comunale e la consigliera Marianna Villecco per averci lavorato con dedizione».
Le esperienze realizzate di bilancio di genere (poche) si sono generalmente distinte per avere due obiettivi: da una parte analizzare e valutare le politiche pubbliche e dall’altra creare consapevolezza incidendo laddove possibile per modificarle.
Si legge infatti nel testo del Dup già approvato in Giunta e all’esame del Consiglio il prossimo 23 gennaio che “alla luce delle esperienze maturate a livello nazionale nell’ambito di contesti sociali, culturali e politici differenziati è anche nelle intenzioni dell’Amministrazione di Eboli adottare i princìpi che ispirano il bilancio di genere. Come evidenziato, anche, nella Risoluzione del Parlamento europeo del 21 gennaio 2021 sulla strategia dell’UE per la parità di genere, questo strumento rappresenta un mezzo essenziale per realizzare la parità di genere in tutti i settori. Gli obiettivi fondamentali del bilancio di genere sono: accrescere la consapevolezza dell’impatto che le politiche pubbliche possono avere sulle diseguaglianze di genere; assicurare una maggiore efficacia degli interventi, tramite una chiara definizione di obiettivi di genere da tenere in considerazione anche nell’individuazione delle modalità di attuazione; promuovere una maggiore trasparenza della pubblica amministrazione, attivando meccanismi tesi a evidenziare pratiche potenzialmente discriminatorie. Tale strumento è considerato tra i più efficaci per integrare la dimensione di genere e garantire una presenza equilibrata di entrambi i sessi nei servizi pubblici”.