Presentato il cartellone natalizio. Bonelli direttore artistico

E’ stato presentato questa mattina in aula consiliare il calendario degli eventi natalizi che godono del patrocinio del Comune di Eboli. Presenti in conferenza il Sindaco Mario Conte, il vicesindaco Vincenzo Consalvo, la presidente della Commissione Cultura Lucilla Polito, le associazioni che hanno aderito all’iniziativa e Massimo Bonelli, il nuovo direttore artistico della Città di Eboli.

Il cartellone degli eventi verrà pubblicato sulla pagina del Comune di Eboli e tutte le iniziative diffuse attraverso i canali istituzionali dell’ente.

Domani alle 18,00, appuntamento in Piazza delle Repubblica per l’accensione dell’Albero di Natale e l’inaugurazione della pista di pattinaggio. Ospite d’onore Enzo Avitabile. Condurrà la cerimonia Maria Rosaria Sica.

Le dichiarazioni degli amministratori

«Abbiamo deciso di coinvolgere le associazioni del territorio con un avviso pubblico – ha spiegato il Sindaco Conte – perché vogliamo che il Natale sia sempre più condiviso e frutto di una collaborazione comune. Abbiamo tante persone che si adoperano da tempo sul territorio e vanno valorizzate. Le manifestazioni toccheranno tutto il territorio».

«Fin dall’inizio la nostra Amministrazione ha inteso aprire al confronto e alla condivisione con le associazioni – ha aggiunto Lucilla Polito – stiamo creando la Consulta della Cultura, così come quella dello Sport e dei Giovani ed è già attivo il tavolo permanente del Terzo settore».

«È la prima volta, credo, che si fa un avviso pubblico per coinvolgere tutti. – ha spiegato il vicesindaco Vincenzo Consalvo – Lo spirito di collaborazione e di condivisione è il nostro faro. Abbiamo avuto tantissime adesioni e altre ne stanno arrivando, persino a bando chiuso. Proprio per questo, trattandosi di un semplice avviso, vedremo di esaminare ed inserire anche tutti gli altri eventi che siano compatibili col calendario già pronto. Man mano vi saranno forniti gli aggiornamenti».

Le dichiarazioni del Direttore Artistico

«Nei miei lunghi anni di esperienza sul campo ho gestito tante diverse direzioni artistiche. Ma, occuparmi della direzione artistica della Città di Eboli ha per me un sapore particolare ed unico  – ha spiegato Massimo Bonelli – Vent’anni fa lasciai Eboli e un Festival a cui tenevo molto che si chiamava Feedback per delle incomprensioni che si crearono con l’amministrazione comunale dell’epoca.  Ritornare oggi, dopo vent’anni, è stata per me una scelta tutt’altro che facile e di certo non scontata. Mi sono lasciato convincere dalle persone perbene che governano in questo momento, e dal loro entusiasmo.  Conosco Mario Conte da quando ero ragazzo.

L’ho incontrato e testato sul campo come uomo e come cittadino in tempi non sospetti. Posso dire con certezza che è una persona dal civismo encomiabile. Enzo Consalvo l’ho conosciuto più di recente e di lui mi ha conquistato l’entusiasmo e la ferrea volontà di coinvolgermi in questo progetto. Io non ho mai confuso le preferenze politiche al lavoro che svolgo, né ho appartenenze politiche di sorta, a nessun livello. Sono qui per dare il mio piccolo contributo a quella che è stata la mia cittàۚ nei primi 27 anni della mia vita».

«La mia direzione artistica sarà principalmente in un ruolo da consigliere e coordinatore delle iniziative portate avanti dal comune. Tra i miei obiettivi principali c’è quello di poter contribuire a supportare e formare professionalità locali perché conosco le grandi potenzialità umane che ci sono in città. Insomma proverò a portare un po’ della mia esperienza professionale per costruire indotto e opportunità per tutta la comunità. Mi impegnerò anche a fare da promotore della città di Eboli fuori dal territorio comunale e a tentare, con la collaborazione dell’apparato comunale, di intercettare fondi pubblici e privati a supporto delle attività culturali ebolitane dei prossimi anni».

Un compito non facile, quello di coordinare una realtà complessa e vivace come quella di Eboli che Bonelli intende affrontare per gradi: «Prima di riuscire ad innestare cultura attraverso attività specifiche ed eventi di livello rilevante, secondo me c’è bisogno di attirare l’attenzione di una platea più vasta di cittadini e operatori locali – ha proseguito -. Quindi, specialmente all’inizio di un percorso come questo, bisognerà essere capaci di dosare attività trasversali o di semplice intrattenimento con attività più ambiziose e spiccatamente culturali, senza snobismi o pretese di stabilire da un pulpito cosa sia culturalmente valido o no.

È insomma necessario portare quanti più cittadini e operatori sarà possibile a sentirsi coinvolti in un progetto collettivo che riguarda e riguarderà Eboli e tutti gli ebolitani. Invitare tutti a partecipare e contribuire alla costruzione di una nuova mentalità di appartenenza e alla preparazione di un terreno fertile su cui costruire un progetto culturale ampio e sostenibile per la Città».

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