Mobilitazione nazionale contro la guerra e il carovita

Di Carmine De Nardo

Si terrà a Napoli il prossimo 18 giugno una manifestazione di carattere nazionale contro la guerra e il carovita. Il corteo partirà da largo Berlinguer alle ore 10.00

Di seguito i pensieri raccolti tra tanti cittadini che hanno sofferto a vario titolo per la crisi economica, sanitaria e sociale:

«Questa manifestazione è un’occasione per opporsi in maniera pacifica e democratica alle crisi belliche che funestano il mondo di oggi nonché per difendere il diritto al lavoro, alla mobilità e allo studio, limitati dall’introduzione della certificazione verde».

«E’ giunto il momento, infatti, che, uniti contro la guerra e contro la dittatura, liberi cittadini si sensibilizzino al ripristino della socialità nel pubblico spazio dopo la pandemia e realizzino una contronarrazione rispetto alla voce unica proveniente dai grandi apparati mediatici che, non mostrano l’intenzione di voler discutere democraticamente sugli eventi, ma solamente di creare contrapposizioni sterili, sulla scorta degli interessi di potere e di propaganda».

«Uniti da obiettivi condivisi, come la difesa della Costituzione, si lotti per il bene delle future generazioni e per dare un contributo a costruire una società nuova, fondata su basi etiche e profondamente umane».

«Difendiamo il diritto di pensare autonomamente e ad analizzare i fatti senza condizionamenti strumentali.  Anche l’uscita graduale dall’Europa restituirà agli italiani la sovranità economica, politica, monetaria e militare».

«Tanti sono alla ricerca finalmente di un percorso alternativo. La volontà è quella di costruire un nuovo modo di fare politica, non più basato sull’egoismo individuale e sulla competizione, ma sulla solidarietà, sulla cooperazione e sul recupero delle radici culturali italiane. Una nuova resistenza che metta insieme esperienze di vari gruppi di cittadini accomunati dal desiderio di riappropriarsi della propria sovranità».

Infine le parole degli organizzatori della manifestazione:

«Lavoro e diritti stanno subendo un attacco senza precedenti nella storia della politica. Abbiamo il dovere di non perdere la memoria storica, per non cadere nell’ indifferenza e nell’ asservimento alle politiche totalitarie imposte dagli Usa e dalla Nato, nonchè dall’Ue, unione di capitalisti e banchieri. Il sacrificio dei popoli durante la seconda guerra mondiale deve indicarci la strada per un’Italia libera dal cosiddetto “sogno americano”, che è ormai il peggiore degli incubi».

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