Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Antonio Capezzuto, FP CGIL Salerno, in cui invita i cittadini a scendere in piazza il prossimo 24 giugno, a Roma, per difendere «l’universalità dei diritti, per maggiori investimenti e assunzioni di medici e operatori sanitari».
Le dichiarazioni
«Per un Servizio Sanitario Nazionale e un sistema socio sanitario – pubblico, solidale e universale bisogna che vengano garantite le necessarie risorse economiche e organizzative, ma soprattutto il personale: operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutti, con salari adeguati, per contrastare il continuo indebolimento dell’offerta dei servizi per, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale e dalle liste d’attesa.
Serve, per questo, un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà della cura e di chi cura, per garantire la salute e la dignità delle persone non autosufficienti, per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo dei servizi della prevenzione, ispettivi e di vigilanza.
Avere una sanità pubblica vuol dire garantire le cure per tutti, in tutto il Paese, e fermare la privatizzazione della sanità e della salute.
La pandemia pare non ci abbia insegnato nulla. La sanità è tornata a essere un costo e non un bene pubblico essenziale per garantire a tutti il diritto a curarsi gratuitamente. Il SSN è in grave difficoltà per carenza di risorse e di personale. Anche nella nostra Regione vediamo gli effetti dei tagli e delle mancate scelte.
BASTA TAGLI AL FONDO SANITARIO: – 2,4% nel 2023 e -6,4% dal 2025.
Serve investire risorse adeguate nel FSN, non meno di quanto si spende nella media europea.
Sono necessarie PIÙ ASSUNZIONI, stoppando il tetto di spesa per il personale. Serve un piano straordinario di assunzioni e, a livello regionale, occorre sbloccare le graduatorie assumendo a tempo indeterminato, evitando di spendere milioni di euro in produttività aggiuntiva.
La RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA resta una priorità per garantire maggiore accessibilità e qualità delle cure, a partire dai Pronto Soccorso, sempre più al collasso, rivedendo i numeri di posti letto e adeguando le dotazioni organiche, in una collaborazione più stretta tra Azienda e ASL Salerno.
INTERVENIRE DAVVERO SULLE LISTE DI ATTESA che negano il diritto alla salute e favoriscono il ricorso a prestazioni private e intramoenia. Serve un modello che, partendo dall’appropriatezza delle prestazioni, garantisca tempi certi e trasparenti di accesso ai percorsi diagnostico assistenziali.
E sul PNRR: la sanità territoriale con Case e Ospedali di Comunità, l’attivazione dell’infermiere di famiglia e dell’Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio (ACOT) per garantire una reale presa in carico del cittadino e la continuità assistenziale ospedale territorio, sono un obiettivo da perseguire. Ma attenzione: il rischio è che facciamo le strutture e poi si privatizza la gestione dei servizi, e noi su questo non possiamo essere d’accordo!
Per tutte queste ragioni è il momento di scendere in piazza il 24 giugno al fianco dei cittadini e delle associazioni per difendere e rilanciare la nostra sanità pubblica prima che sia troppo tardi» -, dichiara Antonio Capezzuto, Segretario Generale Funzione Pubblica Cgil di Salerno.