Di Emma Fatima Diop e Francesco D’Alessandro
Luciana Lamorgese, ex Ministro dell’interno della Repubblica Italiana, ha incontrato oggi le classi quarte e quinte del Liceo Scientifico A. Gallotta per parlare di sostenibilità ambientale e sociale. L’incontro, organizzato dalle professoresse Annamaria Petolicchio e Annamaria Ferraro, è stato accolto con entusiasmo dagli studenti che si sono mostrati particolarmente sensibili ai tempi ambientali.
La dirigente del Liceo, Anna Gina Mupo, ha riflettuto sull’importanza formativa fornita dall’occasione di ascolto e confronto. «È bellissimo sia per noi adulti sia per gli studenti, avere un confronto con personaggi che scrivono la nostra storia e auspico che qualcuno possa essere ispirato nel ricalcare i passi di questa donna. Parliamo spesso di educazione civica, economica, politica ma bisogna dare un volto a questi concetti astratti. Da questo confronto ne usciremo sicuramente arricchiti».
Entrando nel vivo dell’evento, la professoressa Lamorgese ha sottolineato l’importanza strategica di una comunicazione efficace e rispettosa della verità. Consapevole della necessità di costruire un filo diretto con le nuove generazioni, ha esplicitamente considerato superato il metodo delle lectio magistralis ritendendo più proficuo e sincero il dialogo basato sul confronto intergenerazionale: “Gli incontri di questo genere, organizzati dalla Cattolica – ha spiegato la Lamorgese-, hanno un obiettivo preciso: il confronto.
Far confrontare noi dirigenti dello Stato e voi ragazzi. Alla base c’è la coscienza di non poter tenere una lectio magistralis, che si rivelerebbe poco formativa, e la volontà di darvi uno spunto, di lasciare un segno indelebile per spingervi verso un’informazione sana. Per questa ragione, è importante studiare, leggere, informarsi in maniera corretta, riconoscendo sapientemente le fake news, evitando chiavi di lettura sbagliate della storia. In tal senso, i social giocano un ruolo prezioso. Non possono essere sfruttati come mezzi di informazione, ma come strumento di approfondimento, un mezzo per forgiare il proprio spirito critico».
Ha poi spiegato com’è nata l’dea dell’evento “Sostenibilità sociale e ambiente”. «Parlando con la professoressa Petolicchio si è deciso di trattare il tema della sostenibilità, in tutta la sua ampiezza. Bisogna guardare soprattutto a tre pilastri: sostenibilità sociale, economica e climatica. La sostenibilità sociale è un concetto semplice- ha spiegato l’ex ministra-. Eliminare la povertà, rendere la vita di ogni cittadino dignitosa. Questo l’obiettivo. Ciò che ostacola la sostenibilità in questo senso sono le disparità: disparità di genere, quindi la mancata tutela della donna in quanto mamma-lavoratrice e la conseguente disoccupazione femminile, ma anche disparità territoriale, tra Nord e Sud Italia, ad esempio. La sostenibilità ambientale è mutata nel tempo: si parla più di clima che di ambiente, ormai. E’ un problema che affligge soprattutto noi occidentali. E’ una necessità a cui dobbiamo rispondere. Se gli Stati meno sviluppati devono risolvere i problemi attuali, noi dobbiamo pensare ai problemi delle generazioni future. In Europa, con le strategie politiche messe in atto da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, già si è mosso qualcosa. Con il Green Deal, poi, ci si è posto un obiettivo molto ambizioso: ridurre a zero le emissioni».
Al margine dell’incontro l’ex ministra è stata omaggiata con un ritratto dipinto dall’alunno Stefano Chiagano. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di porre le proprie domande e, soprattutto, di trovare risposte pertinenti e chiare ai loro quesiti. L’incontro è stato sapientemente moderato dall’alunno Filippo Vuocolo.