Liceo A. Gallotta: tra i banchi nasce l’amore per gli altri

Gli studenti del percorso extracurriculare Bio-Medical del liceo scientifico “A. Gallotta” di Eboli  e la Croce Rossa Italiana di Serre hanno organizzato stamattina “Dipende da te”, una giornata di donazione del sangue. La collaborazione della scuola con la Croce Rossa Italiana si consolida sempre di più, lo scorso anno era stata organizzata la prima edizione una giornata di donazione del sangue.

Intervista al presidente Giuliano D’Angelo

Presidente, com’è andata la giornata di donazione del sangue al Gallotta?

  “E andata benissimo, anche perché si è svolta a conclusione di un percorso interno alla scuola. La giornata di donazione del sangue è stata organizzata dai ragazzi impegnati in uno specifico percorso”.

Gli studenti sono stati volontari operatori per un giorno, la vostra presenza in cosa si è sostanziata?

“Abbiamo dato supporto ai ragazzi prima e durante l’attività di donazione. Questa giornata l’abbiamo già realizzata l’anno scorso e stamattina sono venuti a donare due ragazzi che oggi non sono più studenti di questa scuola”.

Funzione educativa oltre che umanitaria allora?

“Con i ragazzi abbiamo costruito un percorso che porta a valorizzare la donazione e le ragioni della donazione.  Molto spesso la donazione riguarda proprio i giovani, si pensi ai tanti incidenti stradali dove c’è bisogno di sangue”.

Presidente, le arrivano richieste di studenti che intendono diventare volontari della Croce Rossa Italiana?

“Si. Già dall’anno scorso abbiamo studenti del liceo scientifico volontari di Croce Rossa. Anche quest’anno abbiamo avuto delle richieste. Le attività proseguiranno anche nei prossimi mesi e avremo altri incontri”.

Entusiasta  la dirigente Anna Gina Mupo: “L’iniziativa di oggi ci entusiasma e ci riempie di orgoglio per la partecipazione sentita di tantissimi studenti e di tanti ragazzi che oggi frequentano l’Università. E’ significativo che anche ex studenti abbiano sentito l’esigenza di donare ancora una volta. Questo in un momento prenatalizio, credo che sia segno tangibile di vicinanza a chi ha bisogno.

La donazione del sangue è uno degli atti di maggiore generosità dacché il destinatario è sconosciuto si configura come dono assolutamente incondizionato. C’è solo il desiderio di poter fare qualcosa per qualcuno e tutto si colloca in coerenza con percorsi di educazione civica che, oltre che narrati, vanno anche sostanziati.  L’abbiamo fatto con il nostro laboratorio Bio-Medical a cui partecipano i ragazzi aspiranti alle professioni medico-sanitarie che stamattina sono stati i protagonisti in termini di logistica e di pianificazione della giornata”.

Tra i donatori di stamattina anche il campione di arti marziali Renato Ferrara.

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