I panni stesi al sole sono tutti belli. Io da piccolino pensavo che i panni si stendevano al sole per festeggiare qualcosa, come se fossero bandiere. E ancora oggi tutti questi panni mi danno allegria.
– Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista 1977
Con il solstizio d’estate, martedì prossimo 21 giugno, partirà la kermesse artistica “Lenzuola d’Arte”, che terminerà con l’equinozio d’autunno, ovvero il 21 settembre. Il borgo antico della città di Eboli si vestirà di nuovi colori e forme con le lenzuola dipinte dai 90 artisti provenienti da 8 nazioni e da ogni angolo dello stivale. Le opere, dipinte su un lenzuolo singolo che viene steso e modellato dalla brezza o dal forte vento, daranno vita a forme sempre nuove.
Tre gli artisti ebolitani che hanno dato vita a questa iniziativa di interesse internazionale: Enrico Visconti, Gerardo La Porta e Gerardo Bisogni. Le opere “costringeranno” gli spettatori a rimanere con il naso all’in su per ammirare ciò che le mani, il cuore e la mente degli artisti hanno trasportato sul supporto steso. Le opere sono completamente differenti l’una dall’altra, per tecniche e stili: dalle bombolette spray ai più tradizionali acrilici, dall’arte digitale all’assemblaggio di varie stoffe ed oggetti; dal surrealismo all’informale, dall’iperrealismo all’arte concettuale.
Tante lenzuola, forse troppe per i pochi metri del percorso individuato e prescelto. Un affollamento, dopo tanti mesi di distanziamento non solo fisico e sociale. Voglia di comunicare, di stare assieme, fianco a fianco, spalla a spalla proprio come le lenzuola stese lungo il percorso. Lenzuola dipinte da bimbi di pochi anni o persone mature; artisti per professione o per passione.
Evento pensato dai tre artisti ebolitani, ma che ha richiamato l’attenzione e l’adesione di tanti, con la voglia di fare qualcosa insieme su un supporto inusuale che per molti è stata una sfida, ma che alla fine si è rivelata una sfida vincente, considerata la partecipazione e la qualità delle opere che saranno esposte. Opere lette, scrutate, valutate e presentate la sera del 21 nella totalità dalla Professoressa Antonella Nigro – critico d’arte.
Questa meravigliosa iniziativa, viene lanciata quasi in concomitanza con le polemiche che da qualche giorno arrivano dal capoluogo campano. La giunta Manfredi, infatti, aveva paventato l’ipotesi di vietare di stendere i vestiti fuori dai balconi per farli asciugare. Il solo sospetto di un simile provvedimento ha alzato un polverone: i panni stesi sono e restano simbolo di appartenenza a quella napoletanità a cui, pur guardando al futuro, non si può rinunciare.
L’iniziativa lenzuola d’arte sembra la miglior risposta alle idee zelanti e futuristiche che vorrebbero sostituire la tradizione e la cultura del sud con le moderne asciugatrici che, per carità, fanno il loro dovere ma non profumano di sole, né di pioggia, né di vento.