Incuria e discariche vista mare con acque tutt’altro che chiare

Mare profumo di mare. Recita così la celebre canzone di Little Tony, peccato che il mare che lambisce la costa ebolitana non profuma affatto anzi, in certi momenti della giornata si alza un odore pessimo da cui anche i pesci vorrebbero scappare.

Le ruspe stanno pulendo l’idrovora così come disposto dal Consorzio di Bonifica destra Sele e questa potrebbe essere una delle cause dei disagi che vivendo i vacanzieri. In realtà, oltre all’idrovora, sul banco degli impuntati è seduto anche il depuratore di Coda di volpe che, nonostante gli annunci pomposi di inaugurazioni e prime pietre, sono almeno 4 a questo punto, poste finanche dal presidente della Regione, ancora non può essere messo in funzi.

Era arrivato a febbraio l’ultimo annuncio. Ora si parla di fine di luglio, forse. «L’impianto è pronto – commenta Gino Cioffi, consigliere Asis-. Nei primi giorni della prossima settimana avremo notizie più precise sui tempi della messa in funzione».

Anche quest’anno però le polemiche legate alla scarsa attenzione ad una delle risorse più preziose del territorio, oltre che grande attrattiva turistica, non si fanno attendere. «Alle 8 di mattina il mare è limpido, ma dopo mezzogiorno, l’acqua diventa torbida fino a diventare marrone- commentano i bagnanti-. E’ un peccato essere qui e non poter godere di ciò che è nostro».

Infine, si insinua il sospetto, non troppo fantasioso e neppure incredibile, che possano esserci sversamenti illeciti nei canali. L’attenzione è e deve essere massima.

Eppure, nonostante i controlli sembra essere sfuggita agli occhi, anche dei più attenti, la discarica a cielo aperto, in riva al mare, che si trova a ridosso del collettore nei pressi del Lido Lago. Un pugno nell’occhio. Uno schiaffo in pieno viso. «Questa è la discarica dei furti. Rubano e quello che non gli serve lo buttano qui». Questo è ciò che racconta chi vive in quella zona. E neanche questo sembra incredibile, purtroppo.

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