In biblioteca arriva il servizio civile, ma i giovani ebolitani chiedono di più

Di Laura Naimoli

Lo stato di agitazione rispetto alla chiusura della Biblioteca Simone Augelluzzi ha interessato e indignato moltissimi strati della società. Il problema fondamentale è la carenza di personale, dovuta ai pensionamenti, ai trasferimenti e alla maternità di una addetta ai lavori.

Il sindaco Mario Conte, ieri sera, durante il consiglio comunale in cui è stato approvato il rendiconto, ha annunciato che ben sei ragazzi del servizio civile universale sono pronti ad entrare nell’amata struttura per occuparsi della cultura ebolitana. «Alcuni, sono pure laureati – ha detto Conte nel suo intervento in aula -, quindi sono competenti». Il primo cittadino ha anche elencato una serie di iniziative portate avanti dall’Ente, elogiando, in particolar modo, il lavoro svolto da Lucilla Polito, delegata alla cultura.

Può bastare? Forse no, i ragazzi della città di Eboli vogliono di più. Se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere questa ne è la dimostrazione. Dalla chiusura necessaria e obbligata del servizio biblioteca, ne è nato un dibattito acceso, uno scambio di confronto che parte soprattutto delle nuove generazioni.

La biblioteca comunale non può essere un mausoleo in cui i libri attendono che una mano li scelga: deve essere un luogo fruibile, abitato, animato, giocato, pensato per l’intera comunità. Questa è la richiesta che giunge da più parti.

A calcare la mano su questo punto, i ragazzi dell’associazione O.N.M.I.C. che ha deciso di prendere una posizione.

Il comunicato

«Lo scorso ottobre, dopo aver partecipato ad un bando comunale inerente alla rivalutazione della biblioteca, continuamente ha chiesto, insieme alle altre associazioni del territorio, un rinnovamento dei locali e un aumento del personale, finalizzato all’apertura della struttura a tempio pieno.

Ad oggi si trova nuovamente a dover chiedere una risposta, questa volta concreta, da parte delle Istituzioni. Pertanto, in data 2 luglio, presso la piazza della Repubblica di Eboli, è stata organizzata una raccolta firme avente ad oggetto la richiesta di un utilizzo migliore della nostra biblioteca comunale. La Delegazione O.N.M.I.C. è stata inserita anche nella Consulta della Cultura del Comune di Eboli, speranzosa di poter risolvere l’annoso problema in maniera tempestiva ed efficace. Purtroppo tutto ciò non è accaduto.


Anche il Forum dei Giovani – che ha fatto della biblioteca comunale un punto fondamentale del suo programma – ha subito dato supporto all’iniziativa, mettendo a disposizione l’utilizzo della sede come aula studio, previa ristrutturazione e modernizzazione della stessa. Anche la sede del Forum, infatti, ad oggi giace in uno stato che la rende quasi inutilizzabile, priva di sedie e di adeguata pulizia. Dunque, entrambi i locali comunali al momento risultano quasi inagibili ed inadoperabili.
Ci auguriamo, quindi, che l’intervento delle Istituzioni, questa volta, risulti concreto e tempestivo».

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