Si apprende, con delibera n. 314 del 20/12/2022, pubblicata sull’albo pretorio del comune di Eboli, che la giunta, per evitare ulteriori sommosse social e qualche palla di neve ghiacciata nella giacca, si è mossa di gran carriera, per modificare l’ordinanza emessa ieri che imponeva, da padre padrone, la chiusura di bar et similia, dalle ore 20:00 del 24 dicembre 2022 alle ore 5 del 25 dicembre 2022 e dalle ore 20:00 del 31 dicembre 2022 alle ore 5 del 1 gennaio 2023.
Altresì ordinava che la vendita per asporto di bevande in bottiglia e bicchieri di vetro da parte di esercizi simili, compresi i distributori automatici, era vietata dalle ore 11:00 del 24 dicembre 2022 fino alle ore 5:00 del 25 dicembre 2022 e dalle ore 11:00 del 31 dicembre 2022 alle ore 5:00 del 1 gennaio 2023.
Insomma, un incomprensibile addio al tradizionale brindisi per strada, con gli amici. “Questa movida non s’ha da fare”, sulla scia del prepotente Don Rodrigo, molti giovani, freschi freschi di studio dell’opera manzoniana, devono averla letta da qualche parte nelle righe dell’ordinanza.
Ed è grazie ai giovani che il senno degli amministratori è stato trovato. Pure sulla luna sarebbero andati a cercarlo. Nessuna parola, invece, è stata spesa da chi, da anni e anni e anni, veste i panni del vate degli esercenti ebolitani e calza le scarpe del politico navigato a intermittenza.
La nuova ordinanza
E allora, musica Maestro! La notte di Natale e quella di San Silvestro si potrà brindare e ascoltare musica fino alle 2 di notte mentre vale il limite di Cenerentola: ritirata a mezzanotte, per tutti gli altri giorni di festa. Inoltre, non vi sarà alcun impedimento per il numero di eventi: cade la rotazione del regolamento ordinario. Evviva Dio.
Una ulteriore postilla dell’ordinanza riguarda il divieto della vendita itinerante di fuochi pirotecnici e petardi. Ma pare che si possa, invece, sparare. Non si intravede la voce divieto di sparo. Pronti per il grande botto? Rassicuriamo tutti: non faremo la fine di Alfonso nel film di De Crescenzo “32 Dicembre”.