Freeze Movida: Stop ai bar, poi il sindaco ritratta

Di Laura Naimoli

La mano destra non sa quello che fa la mano sinistra. la sensazione è proprio questa. Nel pomeriggio di oggi sull’albo pretorio del Comune di Eboli è stata pubblicata l’ordinanza che porta in calce la firma del sindaco Mario Conte, nella quale si ordina che: « i bar e gli altri esercizi simili devono essere chiusi dalle ore 20:00 del 24 dicembre 2022 alle ore 5 del 25 dicembre 2022 e dalle ore 20:00 del 31 dicembre 2022 alle ore 5 del 1 gennaio 2023. Altresì ordina che la vendita per asporto di bevande in bottiglia e bicchieri di vetro da parte di esercizi simili, compresi i distributori automatici, è vietata dalle ore 11:00 del 24 dicembre 2022 fino alle ore 5:00 del 25 dicembre 2022 e dalle ore 11:00 del 31 dicembre 2022 alle ore 5:00 del 1 gennaio 2023».

Qualcuno è rimasto al tempo del covid, è evidente. Dalla pubblicazione al putiferio sarà passata una manciata di secondi, non di più. Sono insorti in molti, non solo gli utenti che frequentano in maniera assidua la piazza virtuale, ma anche l’associazione di categoria Unimpresa con gli esercenti che rappresenta e perfino due consiglieri di maggioranza, Pasquale Ruocco e Vito Maratea. Intervine anche il cosigliere di opposizione Damiano Cardiello. Il silenzio dell’assessore alle politiche giovanili, Alessia Palma, rimbomba nella Valle del Sele.

Francesca Scoti Amministratrice pagina “Sei di Eboli Se … il vero”

Francesca Scoti

«Sei un amante del viaggio jevulese, ma trapiantato al nord? Sei un odiatore funesto dello spirito Natalizio?
Non disperare. L’amministrazione della città ha a cuore le tue esigenze! I vertici di Eboli , dopo aver saputo della modica cifra da rene venduto al mercato nero per arrivare nella tua culla natia per trascorrere una settimanella con mamma e papà, vuole accoglierti nel migliore dei modi con una location mista tra l’atmosfera alla Grinch e Gotham.


È notizia di poche ore fa infatti che nei giorni di festa Eboli, senza nessun motivo valido, sarà soggetta a coprifuoco.
Un’altra volta, i momenti di socialità che ci sono rimasti vengono azzerati, senza che nessuno tenga in conto degli sforzi dei commercianti e di coloro che hanno dovuto pagare un conto salatissimo per avere la possibilità di godersi la propria terra in un periodo che significa famiglia, ma anche rete e connessioni.


Senza dubbio si agitano gli animi contro l’amministrazione comunale, perché i conti non tornano. Se sino a pochi giorni fa Santa Cecilia era centro della prima edizione dei Mercatini Natalizi e nessun ostacolo vi è stato per la sua realizzazione che ha visto il coinvolgimento di centinaia di cittadini, il centro, per la seconda volta. si trova in un silenzio.

Chi vuole vivere dei momenti di gioia deve per forza spostarsi. L’ordinanza che di fatto annulla il classico aperitivo di Natale e Capodanno si aggiunge al malumore generale per l’organizzazione disattenta dell’intrattenimento studiato per la comunità.


È da menzionare infatti che la cittadinanza si aspettava un governo attento alla questione del calendario di Natale. Invece, non solo ha preso tempi biblici per la sua composizione, conditi dal solito pressapochismo, ma ha fatto anche ostracismo verso quelli che ormai sono diventati veri e propri centri culturali in città: i bar e tutti gli esercizi di ristorazione che nelle ultime settimane sono stati capace di fare acquolina alle realtà vicine. Speciale menzione va per esempio alla Stand Up Comedy iniziata dal Collettivo Ridere che ha aperto le danze sul territorio per un intrattenimento diverso dal solito e in grado di attirare persone pronte a venire da fuori Eboli. Il regalo che avremmo voluto per questo Natale sarebbe stata una città viva».

Massimo Giusti, presidente Unimpresa

«A nome di Unimpresa e degli esercenti associati esprimo incredulità e sconcerto per l’ordinanza emanata dal Sindaco Mario Conte in data odierna, inerente le autorizzazioni per le attività commerciali nei giorni24 e 31 dicembre. Abbiamo partecipato, invitati dal vicesindaco Consalvo, ad una riunione in Comune pochi giorni fa. Abbiamo discusso. Ci siamo confrontati. Abbiamo raggiunto un accordo. Ora ci ritroviamo un’ordinanza paradossale che va completamente nel senso contrario agli accordi.

Massimo Giusti


Forse chi è preposto a gestire e organizzare le imprese di questa città non ha mai lavorato nella sua vita. Non c’è altra spiegazione. I nostri giovani, i nostri imprenditori, i nostri commerciati vengono beffeggiati da un foglio di carta che non significa nulla, che non trova riscontro nella realtà. Qualcuno ha spiegato all’amministrazione che le restrizioni Covid non esistono più? Non basta averci regalato un Natale tra i più tristi della storia ebolitana. Non basta un vicesindaco che decide arbitrariamente di non far svolgere in Piazza Della Repubblica il beach soccer, evento che negli anni passati ha portato migliaia di persone, con la scusa della sabbia che danneggia il salotto buono della città, per poi far occupare la stessa Piazza ad una pista di ghiaccio per il pattinaggio di cui usufruiscono pochissimi bambini e ragazzi, visti i costi esorbitanti (14euro all’ora). E proprio come se non bastasse, questo privato ha anche il permesso di allacciarsi alla corrente pubblica!

A Pontecagnano si pattina gratis. Da Eboli a Pontecagnano c’è una distanza di 21 km che, se percorsi in autostrada, diventano 17 km. Il costo del carburante per arrivare è di 2,38 euro. Aggiungendo il carburante per il ritorno si spendono 4.76 euro. Pattini gratis contro i 14 euro all’ora. In soldoni, andando a Pontecagnano, gli ebolitani risparmiano 9,24. Il costo di due pizze, circa.


Il nulla sotto l’albero per Natale. Sembra il titolo di un film e invece è proprio il nulla quello che hanno creato per chi prova a non far morire questa città, con tutte le sue forze, con tutte le sue risorse e con tutte le sue speranze.
Ci chiediamo se davvero sanno cosa fanno. Può essere mai possibile che nel pieno della serata centinaia di giovani saranno costretti ad andare fuori Eboli, con tutti i rischi che ne comporta?
Non è possibile una valutazione cosi superficiale. Chiediamo all’amministrazione di rivedere tale ordinanza».

I consiglieri di maggioranza Vito Maratea e Pasquale Ruocco

Pasquale Ruocco
Vito Maratea

«Abbiamo chiesto, come consiglieri comunali, al Sindaco, di modificare l’ordinanza che disciplina l’intrattenimento musicale e l’apertura degli bar durante le festività natalizie. Veniamo da due anni in cui il Covid ha limitato le aperture dei bar durante le festività arrecando alle stesse un danno economico e impedendo ai giovani di vivere momenti di sana convivialità.

Siamo al primo anno di “normalità”. Dunque crediamo sia giusto animare le festività natalizie anche con aperture, pur sempre disciplinate, anche oltre la mezzanotte, favorendo così momenti di aggregazione tra i giovani. Il primo cittadino è stato invitato a rivedere le chiusure dei bar e anche la norma dei tre giorni che devono trascorrere tra un intrattenimento musicale e un altro, in quanto i giorni di festività sono successivi tra di loro. Dobbiamo, come abbiamo sempre detto, ridare vita alla nostra Città e le festività natalizie rappresentano un’opportunità per poter riaccendere un clima di comunità nella nostra Eboli».

Damiano Cardiello, consigliere di opposizione Fratelli d’Italia

Damiano Cardiello

«Dopo aver letto e riletto quell’ordinanza  ci siamo convinti che questa amministrazione comunale è rimasta alla fase del lockdown, quando a regnare incontrastati lungo le vie cittadine erano silenzio e desolazione.
Un provvedimento che, a soli cinque giorni dalla vigilia di Natale, rappresenta un pugno in faccia ai commercianti che attendevano questo momento dopo anni di sacrifici.


Ebbene, chiudere “bar ed esercizi simili” dalle 20.00 del 24 dicembre fino alle 5.00 del giorno di Natale, senza dimenticare omologa chiusura dalle ore 20.00 del 31 dicembre fino alle 5 di Capodanno ed vietare “l’asporto  di bevande in bottiglia e bicchieri di vetro da parte di bar e esercizi simili dalle 11.00 fino alle 5.00” degli stessi giorni, sono una ulteriore conferma del totale fallimento. Il perché va letto nella motivazione a fondamento dell’ordinanza: “ Dato atto che le festività natalizie possono determinare, come è avvenuto in passato, situazioni di PERICOLO per la pubblica e privata incolumità dovute ad assembramenti e risse per consumo eccessivo di  bevande alcoliche”.


Avete capito bene!
In pratica per qualche ubriaco “del passato” a pagare saranno i commercianti in primis, costretti a chiudere battenti senza la possibilità di ricevere ristori dal Comune, e i nostri giovani che in quei giorni saranno costretti a recarsi presso  “bar ed esercizi simili” dei comuni limitrofi per brindare all’arrivo del Natale e/o Capodanno.
Una Eboli mortificata e priva di iniziative di livello, in questo momento non meritava una ulteriore batosta in termini di immagine: per mesi hanno sbandierato tavoli tecnici con il Prefetto e dato annunci roboanti sulla sicurezza e ora affermano che le festività natalizie portano ad assembramenti e risse!


Un chiaro paradosso che non deve stupire gli ebolitani, visto che già l’anno scorso è stata presa iniziativa simile non senza polemiche. Ma dopo un anno, i tavoli con “Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno”, i proclami e il ripristino di alcune telecamere, la situazione non sembra sotto controllo e questo provvedimento è la conferma.
Proponiamo al Sindaco di annullare in autotutela l’ordinanza oppure, se convinto di questa scelta, prevedere ristori per tutti i commercianti evidentemente danneggiati da una scelta poco comprensibile. Ai giovani concittadini lanciamo un appello: restate ad Eboli, nonostante tutto».

E allora che fare? Beh … quello che avrebbe fatto ognuno di noi dopo una bischerata ….

Il post del Sindaco Mario Conte

Mario Conte

🔴 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐯𝐨𝐫𝐫𝐞𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐪𝐮𝐢𝐥𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐬𝐞𝐫𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐫, 𝐢𝐧 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐞𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐨𝐫𝐞.

Nella giornata di domani sarà integrata l’ordinanza con i seguenti punti:

👉🏻 Possibilità di fare gli eventi senza limitazione di giorni;

👉🏻La musica sarà regolamentata sulla scorta dell’ ordinanza di ottobre già concordata, a suo tempo, con gli esercenti commerciali;

👉🏻 i Bar e gli esercizi similari possono essere aperti senza limitazioni di orari;

Godiamoci questo periodo con felicità e serenità.

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