FESTA DELLA LIBERAZIONE AD EBOLI TRA CERIMONIA E INCIAMPI ISTITUZIONALI. L’ANPI ACCUSA: INVITATI PER ESSERE IGNORATI

Eboli – Giornata di commemorazione nella città della Piana del Sele che, come tutti i Comuni della Provincia, ha organizzato una manifestazione per ricordare il sacrificio delle italiane e degli italiani che morirono per restituire alle generazioni future una patria libera dal Nazifascismo.

La cerimonia, programmata in Piazza Della Repubblica, è cominciata alle 12 in punto. La corona d’alloro è stata deposta sul Monumento ai Caduti, dove il sindaco Mario Conte si è raccolto chinando il capo, in segno di profonda gratitudine e grande rispetto. «Il 25 aprile del 1945 segna la definitiva liberazione del territorio nazionale dal nazifascismo, uno spartiacque imprescindibile nella nostra storia nazionale – ha scritto il primo cittadino sui suoi canali social-. Le conquiste politiche, sociali, culturali, i diritti, la libertà di opinione, di voto, di associazione, di cui oggi godiamo, sembrano di colpo vacillare e perdere valore di fronte alle scene di guerra che invadono le nostre case dopo settantasette anni da quando la voce di Sandro Pertini lanciava il proclama di liberazione nazionale. In un tempo come quello che viviamo, segnato anche dalle ferite della pandemia, abbiamo il dovere di reagire, pretendere di fermare tutti i conflitti e dare la massima assistenza possibile ai profughi di guerra. Il ricordo, la consapevolezza del dolore e dei sacrifici vissuti dai nostri nonni e genitori negli anni scorsi e di chi li vive oggi ci devono tenere uniti e dare un nuovo significato al “senso di comunità”, anche nella nostra città, riconoscendo che siamo tutti coinvolti e partecipi di un comune destino». Come da tradizione, immancabile la presenza dei Bersaglieri. Grazie poi all’interessamento dell’assessore alle politiche giovanili, Alessia Palma, hanno preso parte alla manifestazione in rappresentanza dei rispettivi Istituti alcuni alunni di terza media del Matteo Ripa e del Generale Gonzaga che hanno presentato elaborati originali sul tema della Libertà. Riceveranno un attestato dal sindaco.

Eppure, nell’atmosfera delle celebrazioni, l’amministrazione comunale si è resa protagonista di uno scivolone istituzionale che non è passato inosservato. Dalla Casa Municipale, infatti, nelle scorse settimane erano partiti inviti alla partecipazione destinati a cariche istituzionali e associazioni nazionali, come l’Anpi e proprio quest’ultima ha manifestato il proprio disappunto sulla condotta della cerimonia.

 «Il Comitato provinciale dell’ANPI, congiuntamente alla sezione Eboli-Valle e Piana del Sele, condanna ed indica come molto grave quanto accaduto questa mattina ad Eboli, durante la celebrazione ufficiale per la Festa della Liberazione – scrive l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-. Il rappresentante dell’ANPI era stato invitato dall’Amministrazione a presenziare ed intervenire, nel corso della manifestazione non solo la nostra presenza è stata volutamente ignorata ma non è stato consentito alla prof.ssa Dina Balsamo di tenere il suo intervento. Ci chiediamo quali possano essere le motivazioni reali, al di là di generiche scuse addotte, di questo scivolone istituzionale, politico ed etico. In tutte le piazze d’Italia l’ANPI rappresenta chi ha lottato davvero per la Liberazione, i suoi caduti e le forze che hanno portato alla Repubblica e alla Costituzione. In un momento storico delicatissimo, in cui l’ANPI invoca la costruzione di un percorso di Pace, non vogliamo credere che per questo la si voglia escludere dalle celebrazioni del XXV aprile, sarebbe oltremodo assurdo e grave. Chiediamo pertanto le scuse ufficiali da parte di una Amministrazione che rappresenta non solo sé stessa ma tutta la città e il territorio di Eboli che hanno sempre incarnato i valori antifascisti della nostra Costituzione».

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