Si intitola “Ebolinacquarello – sulle orme di Carlo Levi”, la due giorni che il 22 ee il 23 giugno prossimi porterà ad Eboli, con l’organizzazione della Fondazione Luigi Gaeta – centro studi Carlo Levi, i giovani talenti artistici dell’Accademia di Riga, in Lettonia, per una serie di laboratori, workshop, scambi culturali ed esercitazioni pratiche nel cuore del centro storico di Eboli.
L’appuntamento storico-culturale è stato presentato presso il complesso monumentale San Francesco, alla presenza del sindaco di Eboli, Mario Conte; della presidente della Fondazione Gaeta, Rosaria Gaeta e del riferimento artistico e didattico dell’appuntamento, il maestro Vincenzo Paudice. «E’ un progetto che ci rende particolarmente orgogliosi. Rientra nei compiti che si è data la Fondazione Luigi Gaeta, cioè la divulgazione di arte, cultura e passione per la storia – ha detto la presidente Rosaria Gaeta -. Portare giovani talenti e studiosi, provenienti da un Paese diverso dal nostro e con una cultura nazionale strettamente legata ad ogni forma d’arte, nei nostri vicoli e tra le suggestioni che questo territorio può offrire è un’iniziativa destinata a creare un precedente sul quale costruire nuove e future forme di collaborazione artistiche e culturali».
Soddisfatto dell’iniziativa anche il sindaco di Eboli, Mario Conte: «Si tratta di un appuntamento che contribuisce a riportare Eboli al centro dell’attenzione culturale del territorio. Fa piacere che l’iniziativa sia della Fondazione Gaeta, con cui abbiamo un rapporto di stretta collaborazione e con orgoglio abbiamo voluto riportare nella nostra città il centro studi Carlo Levi».
Il progetto è stato spiegato dal maestro Paudice: «Una due giorni d’arte nel centro antico di Eboli, protagonisti gli allievi dell’Accademia d’Arte di Riga, in Lettonia. E’ un percorso pittorico “en plein air” tra le antiche “Rue” di Eboli, città della Magna Grecia citata dal pittore Carlo Levi. E’ la possibilità di soggiornare nella città del “Cristo leviano”, visitarla e documentarne le bellezze attraverso l’utilizzo dell’acquarello, una tecnica cara ai viaggiatori dello storico “Gran Tour”. La manifestazione vuole anche educare al rispetto dell’ambiente, perché i colori utilizzati per dipingere ad acquarello rientrano nelle disposizioni previste dalla “transizione ecologica”».