Al via i lavori per i progetti che scaturiranno dal protocollo d’intesa tra il Comune di Eboli e l’APS Slow Food Alto e Medio Sele, fortemente voluti dall’amministrazione Conte, con particolare impegno da parte del vicesindaco Vincenzo Consalvo.
Scopo primario del protocollo è quello di rilanciare la cultura enogastronomica della città di Eboli.
Presenti alla conferenza stampa tenutasi ieri 21 Aprile presso l’Aula consiliare Isaia Bonavoglia Maria Manuela Russo, vicepresidente dal 2020 dell’OTACL – Ordine Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, nonché fiduciaria del Presidio slow Food Alto e Medio Sele, Carmen Autuori giornalista enogastronomica, Annamaria Nobile, responsabile del dipartimento ufficio prevenzione dell’asl Salerno distretto 64 e il vicesindaco Consalvo.
La conferenza stampa
Dopo i ringraziamenti all’Amministrazione Comunale ed al Vicesindaco, Maria Manuela Russo ha illustrato quanto già realizzato in termini di buone pratiche, in particolar modo ha raccontato dell’iniziativa “L’orto in Condotta” incentrato sull’educazione alimentare, per sensibilizzare i più giovani al mangiare sano. Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere i più piccoli in giornate di laboratorio presso aziende agroalimentari e fattorie didattiche del territorio.
Inoltre, rimarcando il motto dell’associazione, “Mangiar pulito, buono, sano e giusto” ha voluto ribadire il leitmotiv alla base di questa organizzazione: non solo creare più consapevolezza in termini di rispetto verso il cibo, ma anche fornire un’alternativa – per l’appunto “sana” – alla vita sedentaria dell’ultimo secolo che tanto danno sta arrecando, anche ai bambini.
Annamaria Nobile, referente tra l’altro della tutela delle produzioni agroalimentari e tradizionali del territorio ebolitano, ha rimarcato l’importanza del luogo scelto per impiantare il progetto: quella Campania Felix che dal tempo dei romani è stata terra di eccellenze agroalimentari. Anche la dottoressa Nobile ha voluto porre l’accento sulle gravissime patologie legate ad una scorretta educazione alimentar sottolineando che nella nostra regione la situazione è molto preoccupante.
Carmen Autuori, in virtù della sua esperienza nel mondo del giornalismo enogastronomico con particolare riferimento alla tutela delle tradizioni agroalimentari, ha esposto il suo concetto di “slow” inteso come nascita di nuovi percorsi naturalistici come potrebbe essere quello delle Acque e dei Mulini. D’altra parte, Eboli ha un’antica tradizione legata al pane e conseguentemente alle farine da grani autoctoni. La giornalista ha tenuto a porre l’accento sull’encomiabile lavoro dell’oste Carlo Vignes, presente in sala, che già da tempo è custode di questa antica arte. La frase più ricorrente del suo intervento è stata ” facciamo rete”, che si concretizza in un invito alla sinergia tra le comunità della fascia costiera, della Piana e dei Monti, compresi quelli del Presidio Slow dell’Alto e Medio Sele, perché è solo grazie alla sinergia delle varie comunità che si potranno aprire nuovi orizzonti economici e turistici.
Le conclusioni del vicesindaco Consalvo
Il vicesindaco, nel concludere la presentazione, ha parlato della sua idea di turismo. Un turismo al plurale, che diventa “turismi”, perché è importante saper differenziare le varie potenzialità dei territori per costruire attrattive reali. Consalvo ha inoltre sottolineato la necessità della condivisione che deve tener conto dell’interesse del grande pubblico.
Interessante la chiosa finale del vicesindaco incentrata sul valore del nostro “oro bianco “, la mozzarella. «Si spera che in futuro – ha chiosato Consalvo-, superati i litigi di campanile, la Piana del Sele, ed Eboli, sia a tutti gli effetti il territorio della mozzarella». Così si chiude la presentazione ai cittadini e ai giornalisti di questo patto, che sicuramente non deluderà le aspettative degli amanti del territorio proponendo manifestazioni volte al rilancio della nostra più grande tradizione