Campagna olivicola alle porte. Sarà “complicata” in provincia di Salerno come in tutta la Campania, con previsioni di cali importanti di produzione e prezzi in forte risalita.
Per il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano, “in provincia di Salerno le prospettive – confermate dall’Aprol, l’Organizzazione di produttori olivicoli aderente a Coldiretti – avrà, per la campagna 2023-24, un calo di circa il 40% della raccolta di olive rispetto alla media degli ultimi anni. Il clima purtroppo ha pesato enormemente con il meteo avverso in fase di fioritura e allegagione e la presenza della mosca nel periodo cruciale di agosto. I cali produttivi vanno dal 30 al 50 per cento a seconda delle zone. Per la prossima campagna olivicola calcoliamo un rincaro dei prezzi: sugli scaffali l’olio italiano sarà venduto a 10-11 euro al litro questo perché i costi di produzione sono lievitati a causa della siccità e per la mancanza di prodotto in tutta l’area del Mediterraneo”.
Pesano anche i rincari energetici e l’aumento del gasolio, ma si registra anche un incremento per il vetro, il cartone e gli imballaggi in generale. Per Coldiretti e Aprol occorre un piano strategico per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli con varietà italiane, risorse per contrastare l’aumento vertiginoso dei costi di gestione delle aziende agricole e realizzare nuovi sistemi di irrigazione ma servono anche opere infrastrutturali di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque potenziando la rete di invasi sui territori per raccogliere l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e gestirne l’utilizzo quando serve. Il futuro dell’olio italiano passa da questi interventi fondamentali per tutelare un prodotto simbolo del Made in Italy.