Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Federico Conte ex parlamentare della Repubblica Italiana sull’autonomia differenziata.
“Il ministro leghista Calderoli ha presentato, con sintomatica celerità – forse per cogliere di sorpresa le opposizioni che si muovono ancora in ordine sparso dopo la sconfitta elettorale – il disegno di legge per realizzare l’autonomia differenziata. La proposta prelude, attraverso l’autonomia rafforzata, alla cittadinanza differenziata: tante cittadinanze regionali come in uno stato federale. Si tenta, così, di raggirare la costituzione e il popolo meridionale, promettendo di adeguare i livelli standard in sede di attuazione del provvedimento ovvero dopo avere diviso lo Stato e compromessa la sua sovranità. Altro che fratelli d’Italia, gli italiani diventeranno fratelli serpenti ex lege.
Prendiamo l’istruzione: secondo la Svimez, già oggi, un ragazzo nato al Sud durante il suo ciclo scolastico trascorre in aula 100 ore in meno, l’equivalente di un anno in meno, di un ragazzo nato al Nord. Cosa pensate ne sarà di quel ragazzo dopo che la scuola sarà regionalizzata? I meridionali dovranno andare a studiare al Nord, a spese dei genitori, se possono, e poi restare lì a lavorare. Farsi emigranti, insomma. Salvini permettendo. E’ una deriva inaccettabile, la società meridionale deve ribellarsi come un corpo solo, anche organizzando un referendum per difendere l’Unità nazionale e l’uguaglianza”.
Lo ha dichiarato Federico Conte, ex deputato, presidente dell’associazione Cittadini Sud, partecipando a Roma alla conferenza stampa delle principali organizzazioni sindacali della scuola contro l’autonomia differenziata.