«È la logica di sempre, quella che fa cavalcare l’onda facile del populismo: dare dignità ad un territorio, diventato ghetto per una voluta indifferenza politica, vuol dire “fare pulizia”. Un’azione che ci lascia, francamente, perplessi e che ha tutta l’aria del solito intervento spot, volto ad impressionare i più, denunciando cose note e veicolando un messaggio che non fa altro che inasprire l’opinione pubblica dei più che vedono negli immigrati lì residenti la sola causa di tutti i mali, mettendo nel calderone regolari, irregolari, onesti lavoratori e chi delinque. Attendiamo dettagli sulle fasi successive che sarebbe opportuno implicassero azioni in parallelo, per esempio le misure che verranno prese in merito al garantire abitazioni dignitose ma anche azioni rispetto alle abitazioni abusive e indecorose affittate a caro prezzo ad intere famiglie. Soprattutto attendiamo un piano dettagliato di recupero della zona pensato, magari, a prescindere da chi vi abita e che veda una sinergia di azioni che vanno dall’urbanistico, all’economico, al sociale. Magari, si potrebbe partire dall’idea che la dignità si dà riconoscendola a luoghi e persone e nell’attesa della prossima task force, si potrebbe partire da cose anche un po’ “banali” come la manutenzione ordinaria, l’illuminazione e una corretta raccolta dei rifiuti».
Non muore chi vive nel cuore di chi resta: Angelo vive
Memorial in ricordo di Angelo Caprio, un ragazzo ebolitano prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale