Eboli – Laura Naimoli
Le forze di sinistra, insieme al Movimento Cinque Stelle cittadino, si sono riunite domenica sera in assemblea per costruire un momento di confronto collettivo e di riflessione politica. L’incontro, che ha visto la presenza di un numero notevole di militanti e cittadini, fa ben sperare sulla possibilità che questa volta, dopo un ventennio di divisioni e incomprensioni, si ritorni a camminare insieme su un percorso condiviso che possa portare un contributo significativo alla città.
Incipit dell’assemblea, un’analisi introspettiva, dura e necessaria, sulle difficoltà che hanno caratterizzato la sinistra ebolitana negli ultimi anni, almeno quindici.
«Le divisioni interne, la mancanza di una visione condivisa e l’ncapacità di costruire un fronte unitario ci hanno condotti a un progressivo isolamento politico, lasciando la città priva di una rappresentanza forte e credibile – hanno spiegato i rappresentanti delle forze politiche coinvolte, quali Sinistra italiana, Pci, Rifondazione Comunista e Movimento Cinque Stelle-. Tuttavia, dal dibattito, è emersa con chiarezza la volontà di superare le fratture del passato e di avviare un percorso di ricostruzione basato su unità, dialogo e condivisione».
Tra i temi affrontati, grande rilievo è stato dato alla crisi economica che sta pian piano soffocando le attività produttive e il commercio locale; il drammatico fenomeno dell’emigrazione giovanile, l’invecchiamento della popolazione e la crescente esigenza di politiche sociali inclusive. Sono stati discussi anche temi fondamentali come la difesa del territorio, il rilancio dell’agricoltura in una prospettiva sostenibile e la necessità di investire in infrastrutture e servizi adeguati per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
«L’assemblea ha rappresentato un momento di sintesi e di rilancio, ponendo le basi per la costruzione di un progetto politico unitario e ambizioso. L’obiettivo condiviso è quello di ricostruire una comunità politica forte, capace di rappresentare i bisogni e le aspirazioni della nostra cittadinanza, ma anche di offrire un’alternativa concreta e credibile al fallimento dell’attuale maggioranza. Non si tratta solo di recuperare una rappresentanza nelle istituzioni, ma di costruire una visione di sviluppo per Eboli che guardi al futuro con coraggio e innovazione» – hanno riferito i coordinatori dell’assemblea.
Presenti, tra gli altri, il Deputato di Alleanza Verdi Sinistra Italiana e anche il consigliere di maggioranza Adolfo Lavorgna che ha lanciato la proposta di aprire una interlocuzione con la maggioranza Conte per un “patto di fine mandato”. La sala non ha nascosto qualche perplessità in merito. C’è però da considerare il fatto che le elezioni Regionali ormai alle porte, saranno un banco di prova per la tenuta delle alleanze già consolidate, come quelle a destra, almeno stando ai rumors e quelle in pieno rodaggio che coinvolgono la sinistra appena riunita. E Conte, dunque, dovrà fare una scelta precisa. Dove collocarsi? Attenderà ancora di poter fare squadra con il Pd oppure alla luce di questi schieramenti dovrà formulare altre ipotesi di scelta? Ma non solo.
Il Partito Democratico, che si colloca storicamente nel centro sinistra, che tipo di scelte farà? E il gruppo di Damiano Capaccio, la civica Eboli Responsabile con il cuore democratico, rincorrerà ancora il Pd oppure sceglierà di avviare un ragionamento più a sinistra? I quesiti non sono di facile soluzione. Quello che appare evidente è però che, seppur il primo cittadino sia riuscito a scrivere la parola fine sull’ultima delle crisi, vi è ancora mare mosso all’orizzonte, con poche idee e nemmeno tanto chiare, fatto salvo qualche modesto spot ad personam, efficace soltanto ad accresce l’ego di qualche consigliere più che a incidere in maniera chiara e pertinente sulla comunità.
Importante all’assemblea anche la partecipazione attiva dei cittadini e delle realtà associative del territorio. In particolare, l’assemblea di sinistra è stata partecipata anche dall’Unione Giovani di Sinistra (Ugs), organizzazione autonoma riconosciuta all’interno del partito di Sinistra Italiana, dalle associazioni Berlinguer Lab e XD390.