Si è tenuto ieri a Campagna, presso il Museo della Memoria e della Pace Giovanni Palatucci, il convegno organizzato dalla Cgil di Salerno con il patrocinio del Comune di Campagna e grazie all’ospitalità del Museo cittadino. Un evento di caratura nazionale che ha visto la partecipazione degli alunni del Liceo Musicale Confalonieri esibirsi in brani di pregio storico con grande professionalità e passione.
Nella sala conferenze, gremita di giovani e cittadini provenienti da molte aree della provincia, si è animato il convegno dopo una visita guidata al Museo.
Già dai saluti istituzionali del sindaco della città, Biagio Luongo, e del direttore del Museo Palatucci, Marcello Naimoli si è compreso il tenore della mattina di riflessione.
«Dobbiamo proteggere l’umanità dai totalitarismi – ha spiegato Luongo, ripercorrendo le tappe salienti della storia dei Palatucci che aiutarono migliaia di Ebrei a trovare rifugio proprio a Campagna-. Abbiamo il dovere di difendere la democrazia perché solo in questo modo potremo mantenere gli equilibri e la pace. La storia della nostra Città e della profonda umanità dei suoi cittadini è un perno imprescindibile che in qualche modo ha segnato il nostro presente. Gli ebrei erano e sono nostri fratelli e come loro, sono nostri fratelli i musulmani che abitano nelle nostre strade e vivono come nostri vicini di casa. L’unica cosa importante nella coesistenza di diverse culture è il rispetto reciproco e la Costituzione Italiana diventa in tal senso la nostra stella polare nel percorso di convivenza e fratellanza».
E’ poi intervenuto Marcello Naimoli che ha sottolineato la necessità di non abbassare la guardia, rispetto ai temi della pace. «L’indifferenza non è consentita. Nessuno di noi si sarebbe immaginato di assistere allo scoppio di una guerra alle porte dell’Europa. Eppure è successo e succede tutti i giorni con lo scoppio di bombe che provocano morti su morti da due anni a questa parte. E ora il conflitto israelopalestinese. Chi può garantirci che quello che successe agli ebrei non possa ricapitare? Non siamo salvi. Non siamo fuori pericolo. Per questa ragione non possiamo consentirci di lasciar fare» – conclude Naimoli.
La segretaria della Cgil Salerno, Maria Sueva Manzione, ha poi introdotto, con il suo intervento, un cortometraggio sulla storia degli ebrei che trovarono rifugio a Campagna: proprio nell’edificio dove adesso sorge il Palatucci, infatti, vi era un internato destinato agli ebrei. Il corto è stato realizzato dalla compagnia teatrale dei Dioscuri.
«Ricordiamo la Shoah attraverso la figura e l’operato di Giovanni Palatucci, funzionario della Questura di Fiume che con lo zio Monsignor Giuseppe Palatucci, Vescovo della città di Campagna, che si prodigò a rischio della propria vita, per salvare da morte sicura migliaia di ebrei, conducendoli qui, lontano dai luoghi dello sterminio- ha spiegato Manzione-. Il Giorno della Memoria però non è e non può essere esclusivamente un rituale da compiersi in maniera ripetitiva. La questione della memoria riguarda la storia stessa dell’umanità: dalla lezione delle stragi naziste, ci viene l’obbligo di adoperarci affinché la memoria non sia un esercizio sterile, ma ci aiuti a evitare nuove tragedie».
Dopo la proiezione del cortometraggio è stata la volta dell’intervento del segretario generale Cgil Salerno Antonio Apadula. «Affianchiamo la parola memoria sempre alla parola pace. È un percorso obbligato, un impegno a cui tutti, anche nel nostro piccolo, dobbiamo ottemperare. La pace va ricercata, va costruita, va tutelata attraverso la democrazia e la libertà che nasce nel momento in cui ogni essere umano nasce. È giunto il momento di chiederci quale mondo vogliamo. È giunto il momento di prendere delle decisioni e di dire chiaramente da che parte vogliamo stare. Dobbiamo garantire la pace alle generazioni presenti e future, sostenendo l’autodeterminazione dei popoli e pretendendo dai Governi il rispetto di tutti i diritti. Non dobbiamo accettare soprusi, né cullarci nei confini dell’indifferenza. Per realizzare tutto questo c’è un solo modo: studiare, conoscere, sapere – Apadula rivolge, poi, un augurio agli studenti-. Camminate nel mondo con il passo deciso di chi sa di avere un compito ben preciso: difendere la democrazia, a tutti i costi».
A chiudere il tavolo dei lavori Franco Tavella, segretario Generale Spi Cgil Napoli e Campania. «Dagli interventi che mi hanno preceduto si evince che tre sono i perni attorno cui far ruotare la nostra esistenza presente e quella futura: memoria, pace e democrazia. Per questo oggi abbiamo avviato un percorso importante che non si esaurisce oggi. L’impegno della Cgil sarà quello di organizzare visite guidate e prevedere borse di studio per quei giovani e quegli studenti che continueranno ad alimentare il fuoco della memoria e a tutelare, attraverso progetti impegnati, la democrazia».