Eboli, Moa: memoria e arte senza confini

Di Mariaconcetta Piccininno

IL MOA Museum of Operation Avalanche nasce nel 2012 per volontà dell’Associazione Sophis presieduta da Marco Botta, Direttore del Museo. «Il MOA nasce per amore – afferma Marco Botta-. Amore per il territorio, per la storia di Eboli fortemente ferita dagli eventi bellici e per raccontare la capacità di resistenza e ripresa nel dopoguerra».
Non è certo un caso che le telecamere della Rai accendano spesso i loro riflettori sul museo dello sbarco: una realtà importante del Sud Italia, un pezzo di storia determinante, un tassello di quella memoria che è necessario custodire nel tempo. A settembre correrà l’ottantesimo anniversario della sua nascita insieme ad una correlazioni di eventi molto interessanti.

Moa: centro propulsore di un’invasione culturale

Il Museo dell’operazione Avalanche non è solo tempio di memoria. E’ anche centro da cui dipanano le diverse sfumature legate alla cultura della Piana del Sele in un armonico consesso di musica, parole e teatralità.
«Il MOA è diventato uno dei poli più importanti del Sud Italia – racconta Luigi Nobile Direttore Artistico-. Si presta, infatti, a numerose narrazioni che attraggono e coinvolgono diversi strati del tessuto sociale. Basti pensare che, legato al polo museale, vi è un teatro, suggestiva location per mettere in scena numerose opere.

Il Teatro Off si occupa principalmente di produzioni indipendenti e da due anni a questa parte è possibile partecipare alla Rassegna Teatrale «Il Teatro della Luna». La Luna fonte di ispirazione e bellezza per poeti, cantautori e drammaturghi appare chiara nelle notti di primavera e d’estate nell’arena di Sant’Antonio di Eboli (SA). Ed è proprio lei che accompagna per mano gli spettatori nelle rappresentazioni, rendendo le narrazioni ancora più suggestive.

La rassegna teatrale

Dopo i successi di “The Loast Jew” con l’associazione “Campania Danza” di Antonella Iannone, della commedia “Le Dieu du Carnage”, di Yasmina Reza interpretata dagli attori della “Compagnia del Bianconiglio”, del monologo di cento minuti, un’opera tratta dal romanzo “Novecento” di Alessandro Baricco e “Basta il pensiero” con la Compagnia “Attori per caso”, il prossimo 20 maggio sarà la volta dello spettacolo “Vardiello”, produzione interna del “MOA” e di “Eboli cultura del territorio”, diretta dalla regia del Direttore Artistico Nobile.
Lo spettacolo si svolgerà attraverso quadri teatrali: istantanee che raccontano il connubio tra tradizione teatrale e il dialetto antico napoletano.
«Un omaggio all’essenza del post rinascimento e del Neorealismo – spiega Nobile -, soprattutto per la scelta di attori non professionisti. Durante la serata che chiuderà la rassegna teatrale, ci sarà una speciale sorpresa culinaria, organizzata da Mo’Art e i ragazzi dell’Istituto Icatt».

Gli altri eventi in programma per la primavera e l’estate

Il 10 Giugno ci sarà la presentazione del libro “Love you live” di Mac Stefani, giornalista musicale ed ex Direttore della Rivista “Il mucchio Selvaggio”.
Numerose, poi, le novità in arrivo con “Jazz and Wine” il 1 luglio 2023, con una rievocazione culinaria e musicale che omaggia le tradizioni del Dopoguerra. «Il concerto Jazz si svolgerà nel Chiostro – spiega Nobile- mentre, all’interno del Museo, saranno allestiti quattordici punti gastronomici.

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