Ancora 24 ore per il Conte 2: Curcio con un piede fuori

Una pizza con il gruppo Eboli Domani avrebbe dovuto rischiarare le idee e provare a ricomporre i fili di una situazione piuttosto intricata. Ma niente. Tra una margherita e una bianca con il cotto, troppe le capricciose al tavolo. Il sindaco Mario Conte è alle strette e a pagare il prezzo più alto potrebbe essere Massimiliano Curcio con le sue deleghe: Piano di zona e Bilancio.

Il rimpasto si deve fare. I cinque consiglieri di Eboli Domani non mollano. Vogliono essere rappresentati: vicesindaco e due assessori. Conte vuole concedere una casella, al massimo due, sicuramente non tre. Gli assessori intoccabili sono tre: La Brocca, Marisei e Corsetto. Per dedicarsi agli assessorati si sono dimessi. Le trattative dunque riguardano il vicesindaco, Vincenzo Consalvo e l’assessore al bilancio e al piano di zona, Massimiliano Curcio, per quanto riguarda gli uomini. Sulle donne non c’è partita. Sono già con un piede fuori Alessia Palma e Damiana Masiello.

Massimiliano Curcio

A tenere in piedi con la testa dritta sulle spalle il vice sindaco, Mario Conte in persona. Come biasimarlo. Il rischio che Marianna Villecco e i suoi colleghi di Eboli 3.0 se ne vadano all’opposizione, qualora si toccasse Consalvo, è alto. Lo ha asserito (o minacciato, per meglio dire) proprio la Villecco e non è un mistero per nessuno.

A spalle scoperte, contro il muro, finisce Massimiliano Curcio, l’assessore al Piano di zona che ha sancito, carta su carta, la nascita dell’azienda consortile speciale che verrà. «Il 19 marzo Serre avrà il nuovo sindaco- ha affermato Conte nel rendiconto all’auditorium San Bartolomeo, sabato scorso- e noi il 20 saremo dal notaio». In effetti, quando nascerà l’azienda consortile non vi sarà bisogno più di due assessorati ovvero, quello al piano di zona e quello alle politiche sociali. L’azienda consortile viaggerà da sé e non è escluso che sia proprio Massimiliano Curcio, fuori dalla Giunta, a tenerne le redini. Potrebbe essere questa la chiave? L’opinione pubblica spera di sì. Al contrario, si avrebbe l’inconfutabile certezza che questa non può essere e non è una verifica di merito.

Benché intoccabile, Marisei potrebbe essere costretto a lasciare una delle sue deleghe. Tra urbanistica e lavori pubblici, è probabile che l’assessore, punta di diamante, così presentato nella prima ora dall’amministrazione, sia costretto al sacrificio dell’urbanistica. Gianmaria Sgritta il successore.

Tira una brutta aria. Nessun merito nel metodo. Solo numeri e un equilibrio che al momento non c’è. I cinque di Eboli Domani rischiano di trovarsi tra le mani un pugno di mosche e una o due sedie in più. Partiti per la crociata contro il vicesindaco, rischiano, tra morti e feriti, di trovarselo lì, dove è sempre stato.

Un capitolo a parte riguarda le donne. Lucilla Polito vuole l’assessorato alla cultura e perché no, anche quello all’istruzione. Ma anche su questo punto l’accordo non si trova. Mario Conte che la supporta si ritrova anche qui il muro dei cinque. La Polito inizialmente avrebbe dovuto far parte del gruppo Eboli Domani, salvo poi tirarsi indietro all’ultimo minuto. Da qui, la frattura che oggi mette a rischio la sua entrata in giunta.

Per il toto nomi che tanto appassiona, oltre a Sgritta, potrebbero entrare in giunta Monica Di Gaeta, Paola Ciao e Marco Botta.

Nessuna foto e nessun brindisi di rito a fine cena, solo tanta pioggia.

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