Bretella Eboli – Agropoli, Pci: «Non s’ha da fare»

Non s’ha da fare. La bretella Eboli Agropoli non s’ha da fare. Senza se e senza ma.
La sua realizzazione rappresenterebbe la condanna definitiva della nostra città, del nostro territorio a rinunciare a qualsiasi ipotesi di futuro.
La sua realizzazione comporterebbe l’isolamento di gran parte del nostro territorio, la scomparsa di attività commerciali e di realtà produttive agricole, un danno ambientale insostenibile, unito a un ingiustificato consumo di suolo agricolo e non, la rinuncia ad ogni ipotesi di sviluppo turistico e l’accettazione consapevole di diventare solo un territorio da attraversare per raggiungere altre località.
In questo contesto, non è inverosimile ipotizzare un consistente processo migratorio dei nostri giovani e il trascinamento del nostro territorio in uno stato di abbandono.
Come abbiamo più volete ribadito, non abbiamo nulla contro il Cilento e i cilentani. Comprendiamo e condividiamo le loro richieste e ragioni.
L’ipotesi di potenziare e migliorare la viabilità e la sicurezza della SS18, della SP30 e di ultimare l’Aversana, congiuntamente alla realizzazione di un secondo svincolo autostradale a Eboli, come già previsto dal PRG, andrebbe incontro sicuramente all’esigenze dell’intero territorio a sud di Salerno. Con un costo sicuramente inferiore al miliardo e mezzo di euro previsto per la bretella. Con tempi sicuramente inferiori e più certi.
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale non devono cedere.
Il no alla bretella Eboli Agropoli, unito al miglioramento della viabilità esistente, rappresenterebbe “la posa della prima pietra” per il rilancio della nostra città e del nostro territorio e riconsegnerebbe a Eboli il ruolo di città capofila della Piana del Sele.

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Dramma della solitudine in via Raffaele Pumpo, ad Eboli. Trovato privo di vita un uomo anziano, classe 1939. Dalle condizioni in cui il corpo è stato trovato sembra che l’uomo sia deceduto da quasi un mese.
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