Da mesi un cinquantaquattrenne di Capaccio manifestava gravi difficoltà respiratorie con tosse e bronchiti recidivanti senza che fosse chiara la causa. L’uomo si era sottoposto a diverse visite specifiche. Il caso, però, non si è risolto fino a quando non è giunto al pronto soccorso del polo ospedaliero di Vallo della Lucania in emergenza respiratoria.
All’esame TC torace era apparso qualcosa di strano nel bronco principale di sinistra, che aveva allarmato il radiologo per un sospetto corpo estraneo. Così è stato ricoverato nel reparto di Medicina Interna diretta dal dottor Pietro Forte. Allertata la Pneumologia Interventistica del PO di Eboli, trasferito con ambulanza alla Sala Endoscopica di Eboli, è bastato poco all’Equipe diretta dal dottor Damiano Capaccio, coadiuvato dalla dott.ssa Kouri, dalla Capo Sala Cirillo e dall’infermiera Rizzo, per capire che si era di fronte ad un caso davvero particolare.
Sedato il paziente, con strumentazione broncoscopica di ultima generazione. è stato individuato il corpo estraneo: un blister, contenente un farmaco, si era incuneato nel bronco principale di sinistra, avvolto da tessuto di granulazione della parte del bronco. Il corpo estraneo è stato dunque prontamente rimosso.
Le dichiarazioni del dottor Capaccio
«Molto probabilmente, l’inalazione del blister e il conseguente incuneamento nel bronco, si è verificato a causa di una inspirazione profonda e di un comportamento incauto del paziente. I corpi estranei creano sempre emergenze respiratorie e possono essere cause di eventi drammatici che portano anche la morte – spiega il dottor Capaccio -.
Corpi estranei inalati o ingeriti sono tipici dell’età infantile, specialmente dai 4 ai 24 mesi, età che coincide con la fase “orale” ovvero, quella fase in cui il bambino porta gli oggetti alla bocca per esplorare il mondo esterno. Al tempo stesso, risultano frequenti, casi come questi, anche nell’età senile, quando cominciano ad insorgere per problemi di masticazione: non masticando in maniera corretta, infatti, è possibile che il bolo alimentare sia troppo grande per attraversare la faringe.
E’ capitato di rimuovere corpi estranei endobronchiali anche dopo dieci anni dall’inalazione, scoperti con TC torace che mimavano un sospetto per tumore del polmone.
Negli ultimi anni assistiamo più frequentemente a casi come questi che sono riconducibili a cure dentarie: capsule e protesi mal posizionate ed inalate nei bronchi. Questa casistica riguarda soprattutto le fasce d’età che vanno dai trenta ai cinquant’anni.
Con una casistica importante, una delle più rilevanti di tutta la regione Campania, di oltre quaranta corpi estranei rimossi lungo tutte le vie respiratorie a partire dalla laringe ai bronchi più distali, dagli stuzzicadenti ai tappi delle penne, fino ad arrivare alle protesi dentarie, passando per noccioli di ciliegie, spilli e pedoni della scacchiera, il blister porta compresse ci mancava!» – conclude il dott. Capaccio.