“Libertà e Giustizia” e “Libera” presentano il libro di Palmisano

Lunedì 20 giugno, alle ore 18:00, nel giardino del bistrot Patù – in Via E. Perito, 38 – si terrà la presentazione del libro di Leonardo Palmisano “Ascia Nera. La brutale intelligenza della mafia nigeriana”. L’iniziativa è promossa da Libertà e Giustizia – Circolo Piana del Sele e dal Presidio di Libera ad Eboli “Aniello Giordano”. Sono previsti i saluti del Sindaco Mario Conte, della coordinatrice di Libertà e Giustizia Sofia Masillo e di Daniela Cavaliere, referente del presidio di Libera ad Eboli “Aniello Giordano”. L’autore parlerà delle sue inchieste con Giuseppe De Caro, giornalista RAI e referente del Presidio di Libera a Castel San Giorgio “Marcello Torre”.

Porterà la sua testimonianza Alessandra Galatro, mediatrice culturale e operatrice sociale, vicepresidente di ARCI Salerno, che si occupa in particolare di accoglienza e di inclusione sociale di donne vittime di sfruttamento sessuale; da qualche mese coordina, inoltre, per l’ARCI un progetto sul contrasto al caporalato e l’emersione dal lavoro nero dei migranti nella Piana del Sele.

Leonardo Palmisano, scrittore ed etnografo, esperto di lavoro, migrazioni e criminalità organizzata, con il libro “Ascia nera” conclude la sua trilogia sullo sfruttamento iniziata con “Ghetto Italia” (vincitore del Premio Internazionale Livatino nel 2016), e continuata con “Mafia Caporale”.                                                                                                                                             

 Lo scrittore parla così del suo ultimo libro-inchiesta sulle grandi organizzazioni criminali: «Il mio libro “Ascia Nera” è l’esito di un’inchiesta durata tre anni, che ha coinvolto oltre duecento testimoni privilegiati, tra nigeriani residenti in Africa e in Italia. Il sistema si organizza per cosche che hanno testa in Africa e tentacoli in Europa, grande capacità di adattamento e straordinario intuito per gli affari. L’organizzazione Ascia Nera (Black Axe) è sorta nell’università di Benin City nel 1977, ma viene registrata in Nigeria sotto il nome di Neo Black Movement. Questo doppio livello di denominazione serve per distrarre gli investigatori europei o per indurli a sottovalutare la portata intercontinentale della organizzazione.

In Italia si occupa per lo più di tratta di ragazze, sfruttamento del sesso di strada e spaccio. La diffusione dell’organizzazione nella Penisola è vastissima: dalle piazze romane del sesso alle baraccopoli foggiane, dal quartiere Ballarò di Palermo a vaste aree di smercio di droga in Emilia-Romagna e Lombardia, dai palazzi occupati a Torino ai Cara e ai Cas più degradati del Sud».                                                                  

 Le testimonianze sconvolgenti che Palmisano ha raccolto ci rivelano l’esistenza di un mondo di una ferocia inaudita. Per la sua opera di denuncia Palmisano ha ottenuto nel 2019 il premio il Premio Colombe d’oro per la pace, sezione informazione, assegnato annualmente dall’IRIAD (Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo) per promuovere gli ideali di convivenza pacifica tra persone e popoli.

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