Entro gennaio fuori di casa. Adelizzi incontra gli “impattati”

I rappresentanti dei comitati di Serracapilli e Pezza delle Monache hanno incontrato martedì sera il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Cosimo Adelizzi per avere un appoggio e rassicurazioni rispetto al loro destino, segnato dalla realizzazione del tracciato Lotto 1A dell’alta velocità, individuato da Reti Ferroviarie Italiane.

Saranno spazzati via dalle ruspe cinquantaquattro edifici ad Eboli. Cento venti famiglie ebolitane dovranno lasciare le proprie abitazioni entro il prossimo gennaio. «Nessuno di noi avrebbe potuto pensare o prevedere che potessero costruire proprio qui la ferrovia – ha dichiarato Ugo Giorgio Crea-. Il passaggio dell’alta velocità traforerà valli e deturperà montagne. Passando, lascerà una strage dietro di sé. E’ utile tutto questo?».

Il deputato Adelizzi ha ascoltato i rappresentanti delle famiglie coinvolte. «Sapere dalla sera alla mattina che presto la propria abitazione verrà abbattuta destabilizzerebbe chiunque – afferma Adelizzi-. La nostra provincia ha la necessità di cogliere tutte le opportunità di sviluppo attraverso la creazione di infrastrutture tese a velocizzare i collegamenti tra le varie aree del Paese. Ma è fondamentale che le istituzioni diano risposte chiare alle legittime domande dei cittadini, i quali innanzitutto chiedono di essere informati e coinvolti. C’è troppo silenzio intorno a un’opera che non riguarda solo 120 famiglie, ma un intero territorio».

ALTA VELOCITA– Tracciato Lotto 1 A  Battipaglia Romagnano a Monte

Di seguito pubblichiamo la relazione interamente a cura di Ugo Maria Crea

«Si espongono qui di seguito le ragioni per le quali il tracciato proposto da Rete ferroviaria italiana  della linea AV Battipaglia – Romagnano sia del tutto inadeguato , dannoso per l’ambiente e il paesaggio e antieconomico.

  1. Il tracciato proposto da Rete Ferroviaria Italiana (RFI)  appare   ILLOGICO E  CONTRADDITORIO.

La prima incongruenza che salta subito all’attenzione anche del più distratto degli osservatori, è la incomprensibile e illogica decisione di dare  avvio al  progetto con il  lotto 1 A Battipaglia Romagnano anziché con il   Lotto  0 , la Salerno Battipaglia,  che dovrebbe assicurare l’interconnessione  con  la linea Milano-Napoli-Afragola e Baronissi . La scelta di iniziare con il  secondo lotto (1 A) , anziché con il primo (lotto 0) è  frutto, a mio  parere,  di una logica distorta che antepone  l’interesse di avviare comunque i lavori rispetto a quello  prioritario di garantire la piena  funzionalità di un’opera che dovrebbe essere al servizio dei cittadini contribuenti.

La seconda incongruenza è  che la scelta di orientarsi verso un tracciato diciamo “appenninico” . mettendo in soffitta quello  tirrenico,  comporta  un allungamento di ben 52 km dell’intero percorso .  Questa scelta  confligge con la finalità propria dell’alta velocità che è quella ovviamente di accorciare i tempi.  Né appare credibile la tesi che nel tratto Battipaglia Romagnano si possano raggiungere i fatidici 300 km orari, stante sia  il forte dislivello altimetrico  tra il punto di partenza, che si trova a 72 mt dal   livello dal mare, e quello di arrivo, 650 dal livello del mare,  nonché per i numerosi viadotti e gallerie  previsti che necessariamente rallentano la corsa del treno.

 E ancora. Posto che l’Alta Velocità serve il trasporto delle persone e non  delle merci, la scelta di abbandonare la linea tirrenica, che pure è  quella  rientrante nella cosiddetta linea Scandinavo-mediterranea  indicata nel Regolamento dell’Unione Europea ,  avente quest’ultimo, tra l’altro, “forza di legge”, per optare per quella appenninica, appare del tutto immotivata e irrazionale essendo la provincia di Salerno di gran lunga  con un numero maggiore di abitanti (Salerno e provincia più di un milione di abitanti) rispetto alla Basilicata che supera di poco i 500 mila abitanti. La provincia di Salerno, inoltre, gode di un flusso  turistico rilevante per la presenza di siti archeologici di interesse mondiale (Paestum,Velia), e di bellezze paesaggistiche e ambientali di enorme e rara bellezza (Cilento, Parco )

L’utenza  della tratta ferroviaria  Potenza-Eboli –Salerno-Napoli, è  per la maggior parte costituita  da pendolari,  lavoratori  delle varie piccole e medie imprese del salernitano e napoletano e/o da  pubblici dipendenti che quotidianamente  prestano servizio presso le sedi della Pubblica Amministrazione di Salerno e Napoli. Nella direzione opposta, sono per lo più insegnanti che raggiungono gli istituti scolastici lucani. Andrebbero, pertanto, previsti il potenziamento e l’efficientamento  dell’attuale linea ferroviaria, con il raddoppio della stessa

  • GRANDE IMPATTO AMBIENTALE

Il percorso del Lotto 1 A  è lungo 33 km e prevede 18 viadotti,11 gallerie naturali e 8 gallerie artificiali , per un totale ( viadotti + gallerie naturali e artificiali) di 20 km che rappresenta più del 60% dell’intera tratta.

I milioni di metri cubi di materiale che verrebbero prodotti dall’escavazione delle gallerie determinerebbero una emissione di tonnellate di CO2 , con buona pace dell’impegno di ridurre l’anidride carbonica nell’atmosfera.

Il percorso, inoltre, penetra  in un territorio caratterizzato dalle cosiddette “Zone Speciali” dei Monti Alburni  e  delle Valli del Tanagro e  del Sele , classificate di GRANDE RILEVANZA AMBIENTALE E PAESAGGISTICA.

Realizzare una tratta ferroviaria nel cuore di queste aree sarebbe  dimostrazione di assoluto disprezzo per l’ambiente e per  il paesaggio .

La devastazione e lo scempio del nostro territorio assumerebbero  dimensioni veramente insopportabili non solo per coloro che abitano nelle zone interessate dal percorso ferroviario, ma per tutti i cittadini ebolitani che hanno a cuore la tutela del proprio territorio.

  • IMPATTO SOCIALE

Il tracciato penetra nel tessuto urbano della Città in una zona densamente edificata ,  trovando lungo il suo percorso circa 54 abitazioni, per le quali è previsto l’abbattimento, e circa un centinaio tra opifici  e attività produttive, anch’essi da demolire.

L’entità dei ristori  appaiono del tutto insufficienti ad assicurare la ricostruzione del bene espropriato .

La temuta demolizione della propria abitazione, messa su con i sacrifici e i risparmi di una vita, e l’insufficienza dei ristori , determinano uno stato di grande allarme sociale , tant’è che le riunioni dei costituendi comitati locali si svolgono in un clima di grande apprensione e di forte agitazione.

  • RISCHIO SISMICO E AMBIENTALE

L’ipotesi progettuale proposta da RFI non tiene conto della sismicità dei luoghi. Eboli è  a rischio sismico di 2° grado, mentre i centri successivi, come Campagna, Buccino, Contursi Terme, Sicignano, Romagnano , sono di 1° grado. Sono quei paesi rientranti nel famoso cratere   del terremoto dell’80.Nonostante il rischio sismico sia molto elevato, Rete ferroviaria non spende una parola in merito.

Come non prende in considerazione, contravvenendo così alla Direttiva Seveso 3,   la presenza ,lungo il tracciato, in territorio ebolitano, di ELLEPIGAS SUD, azienda sottoposta a vincoli sui rischi di incidente rilevante.

  • PROFILI DI ILLEGITTIMITA’

L’ipotesi progettuale elaborata da RFI , disattendendo un Regolamento dell’Unione Europea,  di per sé non emendabile, e una legge finanziaria approvata dal Parlamento, presenta rilievi di dubbia legittimità.

Per tali motivi se ne chiede la revisione e il  ripristino del rispetto della indicazione contenuta nel Regolamento europeo che individua  nella fascia tirrenica la linea dell’AV Salerno – Reggio Calabria».

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